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    "Rendete dunque a Cesare quel che é di Cesare, e a Dio quello che è di Dio"

    blog di Gabriele Fontana, Radiotelevisione della Svizzera italiana del 16 febbraio 2013


    "Rendete dunque a Cesare quel che é di Cesare, e a Dio quello che è di Dio" (Matteo, 22,21). Nel Vangelo si legge quello che molti considerano il proclama della separazione tra Stato e Chiesa. Ma Gesù così rispondeva ai farisei che volevano incastrarlo additandolo come ribelle o al contrario come collaboratore dell'occupante romano: che cosa ho a spartire io con Cesare?
    Così mentre il Vaticano nomina alla testa della sua "banca", lo IOR, un Cavaliere dell'Ordine di Malta, il barone tedesco Ernst von Freyberg, la cui ditta di famiglia fabbrica(va) pure navi da guerra, c'è anche chi rovescia la prospettiva. "L'impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno" di Giuseppe Rusconi, appena pubblicato da Rubbettino, fa i conti in tasca allo Stato italiano per constatare che a fronte dei quattro miliardi che versa alla Chiesa cattolica (un miliardo direttamente gli altri a vario titolo) risparmia complessivamente 11 miliardi di euro all'anno grazie all'impegno delle ramificate istituzioni sociali e caritative della chiesa cattolica: dagli oratori alle mense dei poveri, dalle scuole paritarie cattoliche alla sanità ospedaliera. Dalla Compagnia delle opere di Comunione e Liberazione alla Migrantes della Caritas passando dalla Comunità di Sant'Egidio e le Acli il volontariato, l'imprenditoria e le opere caritative cattoliche sono radicate nella società.
    Dal centro-destra al centro-sinistra passando dal centro i principali schieramenti politici in lizza per le elezioni hanno i loro candidati collegati a quest'impegno della Chiesa cattolica. Interessi discutibili e disinteressato investimento personale quanto peseranno ai seggi? Nel giorno in cui il papa dimissionario Benedetto sedicesimo riceve in udienza, unico capo di governo, per un commiato personale dal pontefice, il presidente del consiglio uscente e candidato centrista alla propria successione, Mario Monti, fare i conti in tasca al connubio Stato italiano - Chiesa cattolica non è solo valutare se l'Imu la debba o meno pagare anche sugli immobili implicati in attività sociali e di volontariato. Ma anche calcolare quanto incida sui conti pubblici ed il consenso politico il permanente subappalto pubblico della socialità in tempi di diffusa disperazione socio-economica.

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    La presentazione

    Foto di Romano Siciliani

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