‘L’IMPEGNO’ A TERRACINA, AL SANTISSIMO SALVATORE
Un pubblico tanto folto quanto attento ha seguito lunedì 30 settembre la presentazione de “L’impegno” presso la parrocchia del Santissimo Salvatore a Terracina, città soverchiata massmediaticamente dai vicini San Felice Circeo e Sperlonga, ma ricca di grandi bellezze naturali, memorie storiche e artistiche purtroppo ancora poco valorizzate e dunque misconosciute.
Nella sala “Dante Alighieri”, dopo il saluto del parroco don Luigi Libertini (che s’è dato veramente molto da fare per pubblicizzare l’avvenimento!), il sindaco della città Nicola Procaccini ha evidenziato come troppo spesso si dia per scontato (e dunque non se ne parli) il grande servizio sociale che il mondo cattolico rende all’Italia. Si preferisce invece sottolineare (sul web sovente in modo molto approssimativo e con tanta cattiveria) qualche aspetto particolare dei rapporti tra Chiesa e Stato: pensiamo ad esempio a come vengono trattate la questione dell’IMU o quella delle scuole paritarie. “Il libro di Giuseppe Rusconi – ha detto il sindaco – colma un vuoto: vi chiedo di farlo vostro e di diffonderlo. E’ un elemento importante per la battaglia culturale che si sta giocando oggi in Italia. Secondo noi è un testo fondamentale per amministrare la città”. Nicola Procaccini ha evidenziato il ruolo essenziale delle parrocchie – e anche delle congregazioni religiose - in campo sociale: “Non celebrano solo messe, battesimi, matrimoni e funerali”, ma hanno una funzione sussidiaria fondamentale, ad esempio nella crisi drammatica in cui siamo immersi.
Fabio Arduini (docente di lettere nei licei, scrittore e membro attivo dell’Azione Cattolica) ha poi introdotto l’autore, illustrandone alcuni tratti biografici ed evidenziando alcuni temi del libro, che ha preso spunti dagli attacchi – conditi non raramente, oltre che di una sacrosanta indignazione per condotte indegne di singoli cattolici, anche di ignoranza e disprezzo – lanciati alla Chiesa cattolica negli ultimi anni. E’ proprio vero che la Chiesa è sinonimo di ‘parassitismo’ nei confronti dello Stato? E’ proprio vero che è lontana dalla realtà quotidiana ed è asservita a giochi di potere? Giuseppe Rusconi ha cercato di rispondere ai quesiti di Arduini riandando all’origine del libro e ai suoi contenuti, che – frutto di un’indagine certo non esaustiva, ma onesta – dimostrano l’enorme e complessa dimensione dell’aiuto caritativo ed educativo che il mondo cattolico rende quotidianamente alla comunità che è in Italia. Quando si polemizza sull’8 per mille – ha rilevato il vaticanista ticinese – si rischia di perdere il senso della misura. L’8 per mille, le cui modalità non sono certo un dogma di fede ma derivano da un libero accordo tra lo Stato italiano e la Chiesa, consente alla Conferenza episcopale italiana di ricevere poco più di un miliardo di euro annui, cui possiamo aggiungere un altro paio di miliardi versati da enti e istituzioni locali; se dovessimo quantificare economicamente il servizio che il mondo cattolico rende ogni anno alla società italiana, saremmo però almeno a 11 miliardi, una cifra che secondo alcuni è approssimata per difetto. Senza contare il fatto che dalla cifra sono esclusi gli aiuti al resto del mondo (missioni comprese) e la trasmissione dei valori educativi, non quantificabile ma fondamentale nella crescita della società. Rusconi ha ricordato gli obiettivi del libro: rendere edotti i cattolici di una realtà spesso almeno parzialmente ignorata e dare la possibilità ai non credenti e agli scettici di informarsi sulla Chiesa attraverso un testo che, privo volutamente di spunti polemici, comunica dati e fatti concreti. Forte la soddisfazione per la serata nei presenti, tra i quali si notavano anche l’assessore della giunta comunale Roberta Ludovica Tintari, presidente uscente dell’Azione Cattolica parrocchiale e diversi docenti.