GUERRA, UCRAINA, RIARMO UE: PAPA, FURIA BELLICISTA, BUON SENSO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 7 marzo 2025
Papa Francesco (anche dal suo letto d’ospedale) cerca incessantemente di evidenziare l’assurdità delle guerre (che rimpinguano in primo luogo i produttori di armi). Ma la maggior parte dei potenti anche d’Europa non lo ascolta, con in prima fila Ursula Von der Leyen e Emmanuel Macron. Per fortuna altre voci si levano (e ne forniamo alcuni esempi eloquenti) per denunciare la furia bellicista che sta ottenebrando la mente di non pochi politici di ogni colore e nazionalità.
*** Continuiamo a pregare per papa Francesco, così che in questo momento difficile (come è stato evidente anche dal breve saluto registrato e diffuso all’inizio del santo Rosario in piazza San Pietro del 6 marzo, presieduto dal card. Angel Fernandez Artime) la preghiera lo accompagni e lo sostenga ***
PAPA FRANCESCO: DAL LETTO D’OSPEDALE LA GUERRA APPARE ANCORA PIU’ ASSURDA
. dall’Angelus del 2 marzo 2025 (testo preparato dal Papa e divulgato): Anch’io prego per voi. E prego soprattutto per la pace. Da qui la guerra appare ancora più assurda.
. commento del 3 marzo 2019 al Vangelo di Luca (6, 39-45) letto anche domenica 2 marzo 2025. Del brano evangelico citiamo il passo seguente: Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
(commento di Francesco) Il frutto sono le azioni, ma anche le parole. Anche dalle parole si conosce la qualità dell’albero. (…) Dalla lingua incominciano le guerre
. dal discorso del 23 febbraio 2020 ai vescovi del Mediterraneo riuniti nella Basilica di San Nicola a Bari: La guerra, che orienta le risorse all’acquisto di armi e allo sforzo militare, distogliendole dalle funzioni vitali di una società, quali il sostegno alle famiglie, alla sanità e all’istruzione, è contraria alla ragione, secondo l’insegnamento di san Giovanni XXIII (cfr. enciclica Pacem in terris, 62; 67). In altre parole, essa è una follia, perché è folle distruggere case, ponti, fabbriche, ospedali, uccidere persone e annientare risorse anziché costruire relazioni umane ed economiche. È una pazzia alla quale non ci possiamo rassegnare: mai la guerra potrà essere scambiata per normalità o accettata come via ineluttabile per regolare divergenze e interessi contrapposti. Mai.
COME LA MAGGIOR PARTE DEI POTENTI D’EUROPA ACCOMPAGNA LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO SULLA GUERRA…
. la nota Ursula Von der Leyen, partito popolare (una volta si sarebbe detto: democristiano), presidente della Commissione europea (4 marzo 2025, punto-stampa a Bruxelles per presentare il suo piano ReArm Europe di quasi 800 miliardi di euro), già ministro della difesa della Germania: Nei vari incontri delle scorse settimane, l’ultimo dei quali a Londra, la risposta delle capitali europee è stata tanto clamorosa quanto chiara: siamo in un’era di riarmo e l’Europa è pronta ad aumentare massicciamente la spesa per la difesa, sia per l’urgenza di agire a breve termine ( ‘aiuti immediati’) e per sostenere l’Ucraina sia per affrontare l’esigenza a lungo termine di assumerci maggiori responsabilità per la nostra sicurezza europea. (…) Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio, la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria”.
. ancora la nota Ursula Von der Leyen (5 marzo 2025, alla conferenza dei capigruppo dell’Europarlamento, a proposito del piano ReaArm Europe e dell’intenzione di evitare il voto dello stesso Europarlamento ricorrendo all’art. 122 dei trattati dell’UE): So che l’articolo 122 non vi piace, ma è lo strumento più rapido fornito dai trattati. L’intenzione non è quella di aggirare il Parlamento, ma si tratta di un’emergenza esistenziale.
NdR: Ecco il testo dell’art. 122: 1. Fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati, il Consiglio, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell'approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell'energia. 2. Fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati, il Consiglio, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell'approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell'energia. Sulla base di questo articolo si può evitare dibattito e voto nell’Europarlamento su riarmo e Ucraina? Un vero mistero della Von der Leyen e della sua congrega di giuristi.
. il noto Emmanuel Macron, presidente della Repubblica di Francia (5 marzo 2025, dal discorso televisivo alla Nazione sul tema – la considerazione è nostra – del ‘come si crea un nemico eccitando il patriottismo dei telespettatori… ma dai sondaggi emerge che una netta maggioranza di francesi non ha per niente gradito la performance dell’usurato tecnocrate liberal ) La Russia testa i nostri limiti e lo fa nell’aria, in mare, nello spazio e dietro i nostri schermi. Tale aggressività sembra non conoscere frontiere. Chi può dunque credere, in tale contesto, che la Russia di oggi si fermerebbe all’Ucraina? La Russia è divenuta adesso e per gli anni a venire una minaccia per la Francia e per l’Europa. (…) Di fronte a questa massa di pericoli, restare spettatori sarebbe una follia. Si tratta senza più tardare di prendere decisioni riguardo all’Ucraina, per la sicurezza dei Francesi, per la sicurezza degli Europei. Che la pace in Ucraina sia raggiunta oppure no, gli Stati europei devono – considerata la minaccia russa che ho appena descritto – essere capaci di difendersi meglio e di dissuadere ogni nuova aggressione (…) E certo, la minaccia viene dall’est ed è ormai cancellata in qualche modo l’innocenza dei trent’anni dopo la caduta del muro di Berlino. (…) Noi siamo dotati di capacità di dissuasione nucleare. Ciò ci protegge molto più che diversi nostri vicini. Inoltre noi non abbiamo aspettato l’invasione dell’Ucraina per constatare un mondo che inquieta (…) e noi avremo raddoppiato le spese militari in quasi dieci anni. Ma, tenuto conto dell’evoluzione delle minacce, di questa accelerazione di cui ho appena parlato, dovremo fare nuove scelte budgetarie e investimenti supplementari che sono ormai divenuti indispensabili. (…) Dobbiamo dunque agire in unione con l’Europa, determinati a proteggerci. E’ per questo (cari cittadini) che la patria ha bisogno di voi, del vostro impegno. (…) Allora noi riusciremo a far fronte, insieme. Vive la République. Vive la France.
. il noto Donald Tusk, partito popolare, primo ministro della Polonia e già presidente del Consiglio europeo, dedito con voluttà a cancellare le tracce del cattolicesimo in Polonia: L’Europa deve vincere la corsa agli armamenti (6 marzo 2025, Bruxelles)
. la nota Roberta Metsola, partito popolare, maltese, presidente del Parlamento europeo, attentissima al politicamente corretto (6 marzo 2025, Bruxelles): La sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa e, oggi, più che mai saremo al suo fianco, di Zelensky e gli diremo che siamo con lui, ma per farlo dobbiamo fare di più, dobbiamo mettere i nostri soldi dove sono le nostre parole.
… MA PER FORTUNA EMERGONO ANCHE ALTRE VOCI…
. Flavio Lotti, promotore della marcia per la pace Perugia-Assisi (sul peraltro complessivamente ambiguo Avvenire, sempre attento a non urtare veramente l’amico Pd… per una conferma si analizzino i titoli truci riservati a Trump, Salvini, ecc… e quelli mielosi per la Von der Leyen e Macron), 6 marzo 2025, intervista di Diego Motta): “Il piano di riarmo da 800 miliardi annunciato da Von der Leyen è pura follia, ma stupirsi adesso non serve a nulla”. (paragone tra Hitler e Putin, 1938 e 2025) “Chi dice questo fa pura propaganda. (NdR: A qualcuno saranno fischiate le orecchie…) A parte il fatto che siamo sempre andati d’accordo con i dittatori, in questi anni…ricorda quanto accadde con i talebani? E che dire della riabilitazione appena avvenuta di uno dei peggiori tagliagole jihadisti in Siria, Al Jolani? (…) Cinquant’anni fa uno statista come Aldo Moro lavorò personalmente per aprire un dialogo con l’Unione Sovietica, l’impero del male. Erano gli accordi di Helsinki e l’Italia seppe fare la sua parte”.
. Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, dall’editoriale del 5 marzo 2025: La triste realtà del campo, che da tre anni si chiama sempre e solo sconfitta dell’Ucraina e della retrostante Nato, fa faticosamente breccia nella cortina della propaganda. Ma, più il negoziato sembra avvicinarsi e l’ora dell’apocalisse allontanarsi, più aumenta il rischio che un colpo di coda delle vedove di guerra mandi la situazione fuori controllo. Non potendo più contare sugli Usa, almeno per quattro anni, il deep State neocon e la lobby armata si sono buttati a pesce sulle burocrazie europee. Che, come insegnano gli scandali Qatar e Big Pharma, sono sempre in vendita al miglior offerente. L’osceno piano ReArm Europe della Von der Leyen è fatto apposta per soddisfare gli appetiti famelici di queste sanguisughe che ingrassano da decenni su guerre studiate e provocate a tavolino, ma spacciate per giuste e ammantate di sacri principi e di alti valori.
. Claudio Borghi, senatore leghista (su Il Tempo del 6 marzo 2025, intervista di Edoardo Romagnoli): (piano Von der Leyen) Il piano non è stato discusso. Appare così all’improvviso in un contesto in cui non c’era un centesimo per qualunque cosa anche la più necessaria mentre ora spuntano 800 miliardi per le armi. E’ il solito metodo Von der Leyen: creare delle emergenze, in modo che si possa fare debito comune”. (Germania che sdogana lo sforamento del debito per fare fronte alle spese militari) “Non mi stupisce che la Germania voglia fare carri armati, hanno una certa tradizione. In più Germania e Francia confidano di fare un sacco di soldi avendo le più grandi industrie di difesa. Loro ci guadagnano e anche l’Unione ci guadagna perché aumenta il suo potere sugli Stati membri facendoli indebitare e quando uno è indebitato con l’UE poi diventa più facile da controllare.
. Stefano Zamagni, economista, già presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, su Avvenire del 5 marzo 2025, intervista di Diego Motta): Il piano di riarmo presentato dall’Europa è un errore tragico dal punto di vista politico. (…) E poi, invece di aumentare la spesa militare, dovremmo puntare su politiche di disarmo bilaterale tra i vari Paesi. Senza dimenticare che la corsa al riarmo porta a conseguenze nefaste sul piano umanitario.
Concludiamo con i fuochi d’artificio di Alessandro Colombo, ordinario di Relazioni Internazionali all’Università Statale di Milano e importante collaboratore dell’ISPI (su La Verità del 6 marzo 2025, intervista di Francesco Borgonovo): (paragone Hitler-Putin, vedi anche https://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/1221-1938-2025-c-e-storia-e-storia-terrasanta-chiesa-del-battesimo.html e https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/1222-giorno-ricordo-togliatti-e-tito-ancora-su-1938-2025-russia-minaccia.html ): Questa dell’ apaisement di Monaco, di Hitler è una barzelletta pericolosa; tra l’altro è uno dei cavalli di battaglia della peggiore politica americana degli ultimi decenni. (…) Il precedente di Monaco è stato usato in occasione di tutte le guerre del dopo Guerra fredda: fu evocato nel 1991 contro Saddam Hussein, nel 1999 contro Milosevic, oggi viene evocato contro Putin. Ci sono biblioteche sull’uso del precedente di Monaco, è un precedente rozzo che evidentemente funziona perché viene continuamente impiegato. Ma non ha alcun senso: se vogliamo comprendere qualcosa della realtà internazionale dobbiamo dimenticarcelo. L’idea che un Paese per il fatto di aggredirne un altro sia destinato ad aggredirne anche un terzo, un quarto e via dicendo è un determinismo folle che si basa su analogie storiche prive di senso. E che anche dal punto di vista politico sono molto pericolose. Quindi liberiamoci di questa follia, anche se è una follia continuamente ripetuta, ahimè anche da qualche collega.