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    LICEO GIULIO CESARE: CONCLUSO IN GLORIA IL NOVANTESIMO

    LICEO GIULIO CESARE ROMA: CONCLUSO IN GLORIA IL NOVANTESIMO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 20 novembre 2024 

    Sabato 16 novembre 2024 si sono chiuse ufficialmente al liceo classico Giulio Cesare di Roma le celebrazioni per il Novantesimo. In evidenza in particolare gli interventi dei rappresentanti degli studenti e di alcuni ex-parlamentari. Cartolina di Pasquale Basile con annullo speciale di Poste italiane. Avviata nel contempo la stagione espositiva 2024/2025 nel Museo diffuso interattivo con la mostra Rident Aequora Ponti – Piccola galleria fotografica alla fine dell’articolo.

    Una sorta di prologo c’era stato in Campidoglio mercoledì 13 novembre 2024: nell’aula Giulio Cesare il cantautore Antonello Venditti, premiato dal Comune con la ‘Lupa capitolina’ aveva voluto salutare il Liceo Giulio Cesare di Roma presente con la dirigente scolastica e la classe III E, che evocava quella cantata dall’autore romano nel 1986. L’anno del Novantesimo (incominciato a ottobre del 2023) si è invece concluso ufficialmente tre giorni dopo, sabato 16 novembre con una mattinata ricca di contenuti. Del Novantesimo Rossoporpora.org si è occupato in più occasioni (vedi ad esempio https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/1161-il-liceo-giulio-cesare-di-roma-ha-90-anni-i-ricordi-di-carlo-trezzini.html .

    Consensi diffusi hanno raccolto in particolare gli interventi dei quattro studenti eletti rappresentanti d’Istituto e quelli dei tre ex-parlamentari che, a sorpresa, hanno voluto portare un loro contributo di riflessione. A questi interventi e contributi daremo ampio spazio più nella seconda parte dell’articolo. Nella terza invece riferiremo ampiamente dell’annullo postale speciale e dell’inaugurazione della mostra Rident Aequora Ponti- Il mare nell’arte.

    In un’Aula Magna mista di docenti, studenti e rappresentanti delle tante associazioni (compresa quelli degli ex-alunni e docenti) e istituzioni con cui il Giulio Cesare ha intessuto in questi anni relazioni fruttuose, ha dato avvio alla mattinata la dirigente scolastica Paola Senesi. Che, a proposito di quanto prodotto in quest’ultimo anno, ha voluto evidenziare che “i festeggiamenti hanno originato tante riflessioni su ciò che è e vuol essere oggi un istituto come il Giulio Cesare, con radici salde da coniugare con la creatività di un’innovazione non gratuita, ma ideata per il progresso della comunità”. Così “in quest’anno si è approfondita la nostra storia, con i suoi momenti luminosi e quelli più bui; si è riflettuto sul senso del nostro compito legato alla conoscenza della cultura classica, da conciliare con l’irrompere di tecnologie preziose, di cui però dobbiamo conservare la padronanza senza diventarne servi; sono fiorite iniziative nuove nel solco di una tradizione rinnovata come il Certamen Caesarianum Urbis oppure di uno slancio interdisciplinare anche scientifico e artistico di pregio, come la valorizzazione e la promozione del Museo diffuso interattivo con le sue mostre tanto diversificate quanto interessanti. Senza contare poi una ricca offerta di convegni – spesso in collaborazione feconda con altre istituzioni, università, scuole, enti e associazioni – di conferenze, di presentazione di libri, di attività creative e ludiche promosse da studenti e docenti”. Naturalmente “la conclusione ufficiale del Novantesimo non significa che ora ci metteremo tutti a riposo, facendo il minimo indispensabile per la sopravvivenza. No, il Novantesimo va considerato una tappa, non un traguardo… una tappa che sta producendo e produrrà frutti preziosi per il futuro della nostra comunità e in primo luogo per voi studenti che state per entrare nella vita adulta, che è poi quella del cittadino consapevole dell’ambiente in cui vive e opera, un ambiente umano e naturale da custodire, coltivare, valorizzare”.

    E’ stata poi la volta dei saluti istituzionali.

    Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero Istruzione e Merito: “La storia del Giulio Cesare si è contraddistinta per aver saputo costruire nel tempo un rapporto vero e duraturo con il territorio e con l’intera comunità (…) Voglio fare anche un cenno all’importanza che ha per me la formazione classica. Oltre a far parte della mia storia e del mio percorso d’istruzione da studentessa, ritengo che gli studi classici rappresentino una delle migliori ricette per affrontare il mondo di oggi. (…) Le incessanti trasformazioni della società, l’abbondanza di informazioni e la vastità delle scelte disponibili richiedono più che mai la capacità di pensare in modo critico e di sapersi adattare. E gli studi classici offrono strumenti preziosi per arricchire la nostra capacità di analisi e interpretazione, connetterci con il passato e aiutarci a comprendere il presente e il futuro”.

    Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale della Regione Lazio: “Questa scuola è diventata un punto di riferimento per il territorio., per il quartiere, oltre ad avere formato generazioni di studenti. Dopo avere partecipato lo scorso anno all’inizio delle celebrazioni per i 90 anni non potevo mancare alla giornata conclusiva. E’ importante la presenza delle istituzioni, poiché si tratta di un traguardo straordinario, e in tutti questi anni il Liceo Classico Giulio Cesare ha assistito ai cambiamenti della società, agli avvenimenti della storia, che hanno segnato il nostro Paese e la città di Roma”.

    Paola Rossi, assessora alla scuola del II Municipio di Roma, ha rilevato l’importanza per il territorio della presenza di una scuola come il Giulio Cesare, ben radicato anche nella realtà municipale tanto da garantire costantemente un interscambio fecondo di esperienze. 

    Per Angelo Lacovara, rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, il Giulio Cesare “non è solo un luogo di studio, ma una vera e propria fucina di talenti che ha visto passare tra le sue aule e tra i suoi banchi nomi illustri e personalità famose, che ne hanno alimentato la fama e la tradizione (…) L’Istituto, nel corso degli ultimi anni, ha ricevuto anche formali riconoscimenti come uno dei migliori licei di Roma, a testimonianza dell’eccellenza e della qualità della sua offerta formativa (…) Nonostante la sua lunga storia, il Liceo Giulio Cesare non dimostra affatto la sua veneranda età. Al contrario, nel corso degli anni, ha saputo rinnovarsi continuamente, sia da un punto di vista metodologico, sia didattico che organizzativo, mantenendosi al passo con i tempi e con le esigenze di una formazione che oggi guarda al futuro, senza mai dimenticare il valore della tradizione”

     

    PARLANO I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI

    Sono seguiti gli interventi – che riproduciamo integralmente - dei rappresentanti degli studenti.

    . Alejandro Aramini:  “Buongiorno a tutti. Oggi vorrei condividere con voi una riflessione sull’importanza della nostra scuola, il Liceo Giulio Cesare, e del percorso di studi classici che abbiamo scelto di intraprendere.

    Frequentare questa scuola significa essere parte di una tradizione che affonda le sue radici nel cuore della cultura europea.

    Nel nostro liceo impariamo a leggere il mondo attraverso gli occhi di giganti della storia dell’umanità come Omero, Cicerone e Dante, scoprendo che la loro eredità non è polvere del passato, ma una guida per interpretare il presente e costruire il futuro.

    Lo studio delle lingue antiche, della filosofia e della storia ci insegna a pensare in modo critico, a porci domande, a non accettare risposte facili. Il Giulio cesare non è solo un luogo dove si acquisiscono conoscenze, ma un laboratorio di idee, di pluralismo, un artefice di cittadini consapevoli e responsabili.

    Portiamo avanti con orgoglio questa tradizione, perché ciò che impariamo qui non ci appartiene soltanto: è un patrimonio da custodire e mettere al servizio della società, perché la grandezza del passato è il trampolino per il nostro futuro”. 

    . Damiano Nascia: “Ciao a tutte e a tutti- Innanzitutto vorrei ringraziare la scuola per avermi dato l’occasione di parlare durante un evento così importante.

    Io vorrei velocemente rispondere ad una domanda che, in un mondo che va sempre di più verso le materie STEM e le tecniche, sorge spontanea: Ha ancora senso iscriversi al liceo classico? Beh, penso che la risposta si trovi proprio in ciò che studiamo. 

    Noi studiamo le grandi analisi dell’esperienza umana indagate dalla filosofia; studiamo le sfumature di pensiero colte dalla tragedia greca e latina; studiamo il manifestarsi della storia dentro l’arte. Sostanzialmente studiamo i grandi processi e cambiamenti umani, con l’obiettivo di coglierne l’essenza. 

    In questo modo saremo in grado di adattarci e agire di fronte ad eventuali nuovi cambiamenti, poiché li sapremo comprendere. Così non saremo indifferenti di fronte alla Storia e quindi non saremo un peso per la comunità.

    Allora penso che intraprendere un percorso come quello del classico abbia senso anche in un mondo che apparentemente sta andando nella direzione opposta”. 

    . Agnese Cappelli: “Noi siamo ciò che siamo, perché siamo stati”. Nulla meglio del classico può spiegare questa frase. È proprio tutto ciò che costruiamo e inseriamo nel nostro bagaglio culturale che ci rende ciò che siamo.

    Il liceo classico avvicina al vecchio mondo, al mondo antico, al mondo classico, e attraverso la sua visione ‘passata’ vive il presente. Grazie allo studio delle lettere umanistiche, ma anche di quelle scientifiche si esce come cittadini preparati al mondo, a qualsiasi evenienza, dotati di uno spirito critico e analitico, e una mente sognatrice, e nulla sarà una porta chiusa, davanti a colui che sulle spalle si porta il peso di un bagaglio culturale così ampio.

    Ma il Giulio Cesare è ancor di più di un semplice liceo, è stato tante volte casa (per quanto banale possa sembrare: in una casa impari, sbagli, a volte piangi, di felicità o tristezza che sia, ma casa rimane. Al Giulio Cesare mai ti sentirai giudicato, per la capacità che ha di accettare e coinvolgere qualsiasi idea, qualsiasi opinione. È forse questo che lo rende unico: la sua grandezza che sta proprio nell’accogliere”.

    . Luna Patuzzi: “Quando mi chiedono che liceo frequento, subito dopo segue la domanda; ma perché questa scelta? Beh, a dire la verità quando ero più piccola non ero tanto cosciente di questa decisione, ma se me lo chiedessero ora, risponderei che il liceo classico non è da tutti: il classico è per chi ama studiare la cultura che c’è dietro il mondo, è per chi vuole passare i pomeriggi a capire i pensieri di Hegel e di Eraclito, è per chi, come me, ama il solo pensiero di poter pensare e ragionare a mente aperta… eh già, perché solo ora capisco il significato della tanta rinomata frase ‘il classico ti apre la mente’.

    Ma quando mi chiedono; perché il Giulio Cesare? E’ proprio questa la mia domanda preferita, potrei stare qui a parlarne per ore, ma quando si parla del Giulio, non posso fare altro che raccontare lo splendido ambiente che da sempre persiste in questa scuola. È come se fosse una grande famiglia allargata, i ragazzi più grandi sin da quando ero in IV ginnasio, erano sempre lì disponibili per me, che è d’altronde il ruolo che sto cercando di ricoprire io quest’anno da ragazza più grande. I sorrisi dei compagni nei corridoi, la propaganda che la presidenza ci fa svolgere in grande, l’ambiente del Giulio è unico. E se mai mi dovessero chiedere: rifaresti la stessa scelta? non esiterei un secondo. Dal Giulio entri bambino e ne esci da persona cresciuta e maturata, ti getta in mezzo a mille emozioni ed esperienze, ed io non potrei essere più grata di aver scelto una scuola degna di poter essere chiamata tale.

    La referente del Novantesimo e del Museo diffuso e interattivo, la docente Lucia Altobelli, ha definito il Museo “un progetto innovativo che, grazie alla sua dimensione interattiva, offre a studenti e visitatori la possibilità di essere protagonisti di un’esperienza unica, dove storia, cultura, scienza e tecnologia si intrecciano per dare vita a nuove forme di conoscenza”.  Per il Consiglio d’Istituto Marilena Maniaci ha ribadito l’importanza della collaborazione tra docenti, studenti, personale Ata e famiglie per il progresso della comunità scolastica.

     

    LE RIFLESSIONI DI GIORGIO BENVENUTO, MARIA BURANI PROCACCINI E PAOLA BINETTI

    A sorpresa gli interventi di tre ex-parlamentari della Repubblica, di cui riproduciamo integralmente le riflessioni.

    . Giorgio Benvenuto (ex-alunno, già anche segretario generale della UIL): “Mi capita spesso con la Fondazione Bruno Buozzi di andare nelle scuole a incontrare i giovani. Essere qui al Giulio Cesare è però una gioia supplementare, anche perché sono stato allievo di questo Liceo tra il 1950 e il 1955. Era quella un’Italia molto diversa, provata dalla guerra, più giovane dell’odierna, connotata dalla speranza concreta in un cambiamento, in un avvenire migliore. Sono molto grato al Giulio Cesare, ai suoi docenti… mi ricordo del professore di italiano che ci parlava di Gozzano e di Pirandello. Avevamo il cineforum e facevamo visite culturali nei paesi vicino a Roma, ai Castelli, a Subiaco… abbiamo potuto scoprire la Biblioteca dell’Università e quella Nazionale, di accesso allora molto difficile per studenti liceali.

    Mi è molto piaciuta l’organizzazione della mattinata. Bravissima la preside. Ho provato una grande gioia nell’ascoltare gli interventi degli studenti; non erano avulsi come capita spesso dal contesto, ma in dialogo fecondo con le diverse componenti del Liceo presenti in Aula Magna. Sono stati spigliati, non improvvisavano, ragionavano; hanno saputo esporre non in modo saccente e si è notato che sono stati ben preparati negli anni dai loro docenti. Erano già ben consapevoli del loro ruolo nella comunità, non hanno bisogno di prediche, di essere catechizzati. Regna una bella atmosfera al Giulio Cesare e questi giovani ne erano parte fondamentale e dialogante”.

    . Maria Burani Procaccini (ex-alunna): “Con gioia, commozione e grande apprezzamento per l'invito a partecipare alla cerimonia di chiusura del Novantesimo del liceo classico Giulio Cesare di Roma, mi onoro di condividere con la Preside Paola Senesi, gli studenti e gli insegnanti poche riflessioni sul mio passato di studentessa e l'impronta indelebile su tutta la mia vita di insegnante, a mia volta, di scrittrice ed autore RAI ed infine di Parlamentare per ben 15 anni.

    Già dal mio primo entrare in un'aula che vidi dedicata, come tutte, ad un giovane ex alunno deceduto da eroe nelle due guerre mondiali mi ha fatto sentire perfettamente integrata nell'amore della memoria e nella gioia di poter costruire il presente ed il futuro per me, la mia Patria e la società dei miei simili. Ottimi insegnati ma qualcuno troppo distaccato dal senso socratico dell'insegnamento mi hanno fatto capire cosa dovevo dare io ai giovani sia nell'insegnamento che nella creatività e nel Parlamento Italiano.

    L'essere infatti stata coautrice della legge istitutiva della Commissione Bilaterale Infanzia e sua Presidente per cinque anni è stato il coronamento di un imprinting che il Giulio Cesare mi ha dato e che al Giulio Cesare ed al suo popolo io consegno oggi, con riconoscenza ed Amore”.

    . Paola Binetti: “Festeggiare i primi 90 anni di questo prestigioso liceo classico di Roma significa accogliere nella storia e nella memoria il ricordo di tantissime generazioni di giovani che si sono succedute in queste aule con un immenso carico di speranze e di sogni, di aspettative e di sofferenze, di illusioni e di delusioni, in un mix che marca inevitabilmente il passaggio dalla gioventù alla maturità. Il liceo, come tutte le Scuole medie superiori, segna un vero e proprio rito di passaggio, in cui ogni studente scrive la storia del proprio futuro e contestualmente contribuisce a tracciare il futuro del proprio Paese. Due realtà complesse che si intrecciano inequivocabilmente: dalla generazione degli adulti, genitori, docenti, agli studenti, presenti in quel concreto momento nella vita della scuola. Non a caso la principale responsabilità dei docenti non sta solo nella trasmissione di un sapere di qualità, ma anche nello specifico contributo a far crescere e a far maturare il senso di responsabilità degli studenti, perché siano e si sentano protagonisti di un futuro che non è solo il loro, ma quello di un’intera società.

    E forse è proprio questa la grandezza che il Giulio Cesare ha saputo coltivare negli anni e che ancora oggi si respira salendo e scendendo queste scale. La capacità di accoglienza rivolta a tutti gli studenti, uno ad uno, andando oltre quell’anonimato sciatto e indifferente che considera i ragazzi in blocco ed esprime giudizi – o meglio pregiudizi – sul loro essere giovani di scarsa qualità. Ogni ragazzo qui sembra reclamare ad alta voce il proprio diritto ad esprimere idee e progetti, a rivendicare uno spazio per i propri talenti e lo fa con la certezza di essere ascoltato, anche perché trova sempre aperta la porta della direzione. Merito di una preside severa ed esigente quanto basta per stimolare i ragazzi a dare sempre il meglio di sé, ma anche materna ed accogliente quando è necessario dare ascolto alle ansie e alle preoccupazioni che caratterizzano ogni età di passaggio.

    L’equilibrio dinamico del Giulio Cesare è frutto questa capacità relazionale con cui giovani ed adulti vanno uno incontro all’altro. E il museo diffuso interattivo ne è una riprova: da un lato la digitalizzazione avanzata a cui hanno contribuito gli studenti più interessati alle ICT, ma dall’altro anche gruppi di studenti che hanno saputo cogliere attraverso l’arte la possibilità di far rivivere nuovi e antichi linguaggi, per comunicare speranze e timori, genialità e turbamenti. Al Giulio Cesare si sperimenta una particolare alchimia, che favorisce la coesione e la collaborazione, sia pure in chiave competitiva, senza scivolare nella conflittualità distruttiva di altre Scuole medie superiori. Auguri a tutti e grazie per l’incessante lavoro con cui tutti si prodigano.

     

    L’ANNULLO POSTALE SPECIALE, LA PREMIAZIONE DEI GIOVANI ARTISTI E POETI DEL GIULIO CESARE,  L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ‘RIDENT AEQUORA PONTI – IL MARE NELL’ARTE’

    L’ultima parte della mattinata è stata dedicata dapprima all’annullo speciale di Poste Italiane (che aveva un proprio stand per il Novantesimo). Su una facciata della cartolina la riproduzione dell’acquaforte del Maestro Pasquale Basile con un Giulio Cesare ringiovanito (vedi anche https://www.rossoporpora.org/rubriche/vaticano/1162-terrasanta-papa-morlacchi-silvestrini-parolin-riccardi-venditti.html ), sull’altra il francobollo (la scultura “Il volo” dello stesso Maestro creata per l’UNESCO per lo ‘sviluppo sostenibile’) con l’annullo. Vincenzo de Paolis (Poste Italiane) ha presentato la cartolina; Pasquale Basile (anche in rappresentanza dell’UNESCO di Terracina) ha illustrato acquaforte – di cui ha donato la lastra al Liceo - e scultura, Maura Gentile (UNESCO di Roma) ha rievocato le origini dell’organizzazione internazionale emanazione dell’ONU.

    Il docente Guglielmo Mattei ha poi approfondito i contenuti della mostra sul tema di mare con un intervento che riproduciamo integralmente.

    “Partiamo dal titolo: Rident aequora ponti. ‘Sorridono le distese del mare’. Sono parole di Lucrezio, dal suo ‘De rerum natura’.

    Dobbiamo chiederci: il mare sorride anche a noi, oggi? Sì, nonostante l'azione sciagurata dell'uomo. Il mare ci sorride ancora perché è scrigno di vita e scrigno di bellezza; perché è patria del mito; perché permette i viaggi; perché promette salvezza, da sempre, a chi deve scappare dalla propria terra.

    La mostra che inauguriamo oggi ha l'ambizione di restituire, al visitatore, almeno un briciolo di questo sorriso multiforme.  Se ci riesce, è perché racchiude quattro anime.

    Troveremo infatti le opere di quindici Artisti professionisti, emergenti oppure affermati da ormai molti anni. Troveremo le opere di diciassette Studenti che hanno partecipato al concorso "Giovani artisti per il Giulio", giunto alla sua IV edizione. Troveremo le opere di alcuni 'adulti' del liceo, Docenti e non Docenti. Troveremo infine le poesie scritte da altri quindici Studenti, che hanno partecipato al nuovo concorso "Giovani poeti per il Giulio".

    Tutte queste opere - poesie, disegni, pitture, sculture, fotografie - rispecchiano nel loro piccolo i molti volti del mare, i suoi mille sorrisi.

    Percorrendo allora le sale del Museo, si avrà la possibilità di compiere un vero e proprio viaggio attraverso gli aequora ponti.

    Ringrazio la Preside, prof.ssa Paola Senesi, per aver creduto nel progetto e averlo sostenuto in queste settimane. Ringrazio la Commissione che cura le attività del Museo, capitanata dalla prof.ssa Altobelli. Ringrazio gli Artisti che hanno prestato le loro preziose opere. Ringrazio infine gli Studenti, che ancora una volta si sono messi in gioco e hanno condiviso con noi adulti le loro emozioni e la loro visione del mondo: se non ci fossero loro, gli Studenti, tutto questo non avrebbe alcun senso”.

    Il professor Mattei ha poi premiato gli studenti vincitori dei concorsi: Giovanni Stella (scultura e pittura), Francesca Ordinola (fotografia), Marco Occhiuto (poesia). E’ seguita l’inaugurazione della mostra, con il taglio del nastro ad opera della dirigente scolastica Paola Senesi e dell’assessora Paola Rossi (con fascia giallorossa), in collaborazione con i quattro studenti rappresentanti di Istituto.

    Espongono tra gli artisti: Pasquale Basile, Stephane Braud, Roberta Conigliaro, Marco Crispano, Francesco Filoscia, Pietro Gottuso, Stefano Mastrantuono, Stefano e Valentina De Nicola , Guglielmo Mattei, Simone Noto, Federico Occhipinti, Filippo Saccà, Andrea e Francesco Segreto, Claudio Spada.

    Tra i docenti e non docenti: Luca Calenne, Marcella Romano, Caterina Ruggeri, Sergio Russo, Roberta Scifoni, Guido Sistopaoli.

    Tra gli studenti/ Pittura e scultura: Lorenzo Della Monaca, Gioia Di Nucci, Sofia Liverani, Giulia Puntillo, Giovanni Stella, Camilla Zamponi.

    Tra gli studenti/Fotografia: Vittoria Borrè, Giorgio Cesari, Sofia Coglitore, Ludovica Corona, Lucrezia Della Ciana, Elisa Falasconi, Ludovica Giardelli, Rachele Lauta, Giusy Masiello, Francesca Ordinola, Irene Salvatore.

    Tra gli studenti/Poesia: Alessandra&Martina Acquaviva, Greta Evangelisti, Francesca Gibaldi, Anna Giordano, Giulia Iommi, Sofia Liverani, Melissa Lucano, Elisa Mocci, Sofia Pascarella, Marco Occhiuto, Maria Ortolani, Beatrice Ricci, Gianmarco Simone, Sofia Simone.

    La mostra ( Liceo Giulio Cesare, corso Trieste 48) è aperta fino al 31 gennaio 2025 dal lunedì al venerdì 15.00-16.30 previa prenotazione (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

     

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