PABLO COLINO: “IL EST NE’ LE DIVIN ENFANT”, MEGLIO DI MILLE PREDICHE – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 23 dicembre 2013
Alla vigilia del suo ottantesimo compleanno monsignor Pablo Colino incide un nuovo cd, intitolato “Choeurs du Vatican”. Con canti natalizi francesi e tanto altro…
Il 25 gennaio 2014 Pablo Colino sarà ventenne per la quarta volta. Intanto in questo Natale, per molti versi così austero, esce un nuovo cd che fa gioire il cuore. Prodotto dalla Sony francese, in esso a canti natalizi – soprattutto transalpini - si mescolano brani di varia spiritualità, con il suggello dell’Inno pontificio.
Dell’odierno canonico di San Pietro e prefetto della musica in Basilica è presente in questo sito un’ampia intervista apparsa su “Il Consulente RE” del dicembre 2010, fatta quando – nella splendida cornice del Teatro Argentina di Roma – il maestro spagnolo aveva diretto il suo cinquantesimo concerto di Natale con i cori dell’Accademia Filarmonica Romana. Allora erano usciti da un paio d’anni il cd The priests (sempre della Sony, ma inglese) che ha venduto poco meno di due milioni di copie e da poco più di uno l’altro cd di grande impatto internazionale, Alma Mater, in cui il coro dell’Accademia eseguiva litanie e canti mariani, alternandosi nel settimo quadro con la voce di Benedetto XVI che intonava il Regina Coeli (diverse centinaia di migliaia di copie vendute, per la Universal-Geffen di Londra). Ora siamo al terzo dei cd di grande diffusione internazionale (ce n’è un’altra ventina a diffusione più limitata), stavolta promosso dalla Sony francese.
Il maestro ci accoglie nel suo appartamento ricchissimo di memorie, al quarto piano del Palazzo vaticano dei canonici ed è reduce dal concerto natalizio, quest’anno sdoppiato. Domenica sera 22 dicembre alle 20.00 a Sant’Ignazio con i cori integrati dai bambini: solito grande, caloroso successo. Ancora una volta al pianoforte Annapia Sciolari. Tre giorni prima il solo coro adulto si era esibito invece al Teatro Olimpico, annoverando tra i solisti anche Cristina Vinci con il suo “Fermarono i cieli” (racconta il maestro: Quando venne a Sant’Ignazio, per una serata memorabile, la Montserrat Caballé, essa – sentendo la voce di Cristina nella ninna nanna catalana ‘Il cant des augels’- mi disse ammirata: Ma che bisogno c’era di farmi venire a Roma?). In 'Minuit, chrétiens!' (la Marseillaise de Noel), come da trent'anni a questa parte, Antonello Barillari alla tromba. Secondo tradizione, il coro di Pablo Colino, canterà nella Messa di Mezzanotte presso la chiesa di sant’Eugenio alle Belle Arti.
Sui motivi all’origine del nuovo cd, Pablo Colino osserva che la Sony francese (intrigata dal successo del cd con la sorella inglese) lo ‘coltivava’ da un paio d’anni: “Volevano che incidessi un cd per loro, ma le trattative sono state complesse. A un certo punto addirittura mi avevano proposto un disco con le più belle canzoni d’amore. Ma avevo risposto di no. Nel giugno scorso si è addivenuti alla firma del contratto, in cui si prevedeva che i canti li avrei scelti io”. Ce ne sono alcuni, soprattutto in apertura, natalizi… “Però il cd non è di soli canti natalizi: per la maggior parte si tratta di brani di varia spiritualità… tuttavia ho chiesto che il cd uscisse per Natale e dunque ho inserito brani in particolare della tradizione francese”. Vediamoli a uno a uno… il cd si apre con ‘Il est né le divin Enfant’… “E’ un canto più efficace di mille prediche, enunciando già all’inizio il Mistero della Natività e scandendo le note a ritmo di tromba… un vero genio ci ha messo anche le parole giuste, quelle essenziali a capire il Natale!” Passiamo al secondo, ‘Les anges dans nos campagnes’… “Anche questo è un canto di grande significato… è il miglior ritratto di ciò che è il mondo degli uomini. Quel ‘Gloria in excelsis Deo’ è possente fondamento di ogni cultura che non sia derivata dalle scimmie”. Et le ‘Cantique de Jean Racine’ musicato da Gabriel Fauré? “Profondissimo, si dovrebbe chiamare il ‘Canto del Verbo Divino’, quel Verbo che Racine ritiene essere la nostra unica speranza”. C’è un altro canto di Natale, il ‘Cant des augels’ catalano, già citato, che vede nel cd la bella voce solista di Daniela Tollis... “In Catalogna è considerato una ninna nanna e dice che gli uccellini (normalmente gorgheggiano all’alba) cantarono in coro universale quella notte di Natale, quando sorse il Sole più grande”. ‘Vergin tutto amor’ di Francesco Durante non l’avevamo mai ascoltata… “Il napoletano Durante, ben conosciuto a Napoli nel Settecento, dovette sopportare la ‘concorrenza’ vincente di Bach e di Haendel! Però è Beniamino Gigli che ha scritto il testo e ha interpretato questa musica molto bella che Durante suonava per il suo metodo di solfeggio”. Nel cd troviamo anche un’ ‘Aria’ di Bach, l’ ‘Ave Maria’ in versione latina e in versione originale tedesca (cantata da un’invitata speciale della Sony, Gigliola Cinquetti), il ‘Canto di Gloria’ di Nino Rota (con all’organo Alessio Pacchiarotti), l’ ‘Ave verum’ di sir Edward Elgar (con all’arpa Adalgisa Turrisi). Poi ‘Angelitos negros’ , celebre melodia di Antonio Machin, con solisti nella versione originale Thomas Ehiem e in quella moderna l’altro invitato speciale Gianni Nazzaro. Ancora ‘Jésus que ma joie demeure’ di Bach, l’ Inno pontificio di Gounod e un canto molto particolare, ‘Vissi d’arte’, tratto dalla ‘Tosca’ di Puccini. Pablo, come mai quest’ultimo canto, apparentemente un po’ profano? “Certo non è natalizio, ma esprime comunque una profonda spiritualità. E’ una mia grande scoperta, se così si può dire. La preghiera di Tosca è autentica, come incredibilmente autentica è l’interpretazione che ne dà nel cd la solista Giulia Cignoni. Tosca si rivolge a Dio, racconta che ha vissuto di arte e di amore, che ha dato i gioielli alla Madonna, che ha aiutato i poveri…. Eppure ‘perché, o Dio, mi remuneri così?’ “. Pablo Colino lo ribadisce: “E’ preghiera, preghiera vera, in tutto simile alle domande che tanti uomini si pongono quando vengono colpiti da malattie, lutti, tragedie… del resto Qualcun Altro non ha chiesto di allontanare da Lui quel calice e non ha detto, in croce, ‘Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?’ E’ misteriosa a volte la volontà di Dio e noi non riusciamo con le nostre forze a spiegarla…”. Riflessione senza risposta razionale… e però ecco che ritorna la speranza e s’alza gioioso ‘Il est né le divin Enfant’… per noi e per tutti.