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    EUTANASIA: VERGOGNA SUL BELGIO; PAESE EX-CATTOLICO

    EUTANASIA: VERGOGNA SUL BELGIO, PAESE EX- CATTOLICO - di GIUSEPPE RUSCONI - www.rossoporpora.org - 13 febbraio 2014 

     

    La Camera dei deputati belga, seguendo il Senato, ha approvato giovedì 13 febbraio sera la legalizzazione dell’eutanasia anche per i minori: i bambini ‘incurabili’ potranno chiederla con l’accordo dei genitori, se giudicati in grado di discernere, consigliati da un’équipe medica e uno psichiatra o psicologo. Nella classifica delle vergogne mondiali il Belgio riesce così a superare perfino l’Olanda, in cui l'eutanasia è permessa dai 12 anni in poi. I vescovi locali si dichiarano “delusi”, “deplorano”: povero cattolicesimo belga!  

     

    L’orrore dell’eutanasia, legalizzata da anni in Paesi che pretendono di essere chiamati ‘civili’ come l’Olanda, il Belgio e il Lussemburgo, non ha fine. Non c’è mai limite al peggio. Giovedì 13 febbraio sera la Camera dei deputati belgi ha approvato la legalizzazione dell’eutanasia anche per i minori ‘incurabili’ e ‘in grado di discernere’ (e dunque – per le menti mostruose che hanno ideato la nuova norma - di chiedere loro stessi l’eutanasia), con l’aiuto omicida di un’équipe medica e di uno psichiatra o psicologo e con il consenso dei genitori (l’orrore raddoppia). Hanno votato ‘sì’ 86 deputati (quasi tutta la sinistra, gli ecologisti, i liberali), 12 gli astenuti (barbari anch’essi), contro in 44 (democristiani, nazionalisti). Il Belgio aveva legalizzato l’eutanasia per gli adulti già nel 2002.

    Ci è capitato dapprima di leggere la notizia sul sito della Radiotelevisione della Svizzera italiana (che gode di un’immeritata fama di serietà e invece si rivela spesso un’espressione penosa del peggior ‘politicamente corretto’): giudicate voi. Sotto il titolo: “Eutanasia, in Belgio cade un altro tabù” e il sottotitolo “I bambini incurabili e capaci di discernimento potranno chiedere la dolce morte”, c’è la foto di un letto d’ospedale infantile (disegni, pelouche). Sotto la foto la dicitura: “Facoltà di scegliere se porre fine anzitempo alle proprie sofferenze”. Leggiamo ora la notizia, che è dell’Agence France Press adattata:

    “I bambini colpiti da malattie incurabili in Belgio potranno chiedere l’eutanasia per abbreviare le loro sofferenze, a condizione che siano in grado di discernere: così hanno deciso i deputati, allineandosi a quanto già stabilito dai senatori e malgrado il parere di ambienti cattolici e diversi pediatri.

    Una legge analoga è già in vigore in Olanda, dove però è stata fissata anche un’età minima, ovvero i 12 anni.

    Il provvedimento, applicabile a partire dalle prossime settimane, non dovrebbe concernere che pochi minorenni ogni anno, mentre gli adulti che scelgono la stessa via sono circa 1500”. (il neretto è nostro).

     

    Da notare che, secondo la notizia, la Camera non ha tenuto conto del parere di ambienti cattolici: sembra dunque che alcuni cattolici (neanche tutti!) abbiano espresso un parere (si noti: un parere, come se si stesse discutendo in salotto del sesso degli angeli) negativo. Guai ad alzare la voce, perché si rischia di farsi censurare dalla nota lobby. Dal pubblico delle tribune stasera – leggiamo stavolta da “La libre Belgique” – “un individuo ha turbato il voto gridando Assassini!. E’ stato espulso”. Naturalmente è stato espulso, come i tre che avevano “turbato” il voto finale dell’Assemblea nazionale francese sulla legge per i cosidetti ‘matrimoni gay’ (quando il presidente dell’Assemblea, Claude Bartolone, aveva gridato: Chassez les ennemis de la démocratie! Chassez les ennemis de la République). Una vera vergogna per il Belgio, una pagina nera anche per il cattolicesimo belga (sempre che esista ancora), in maggioranza così remissivo verso il ‘politicamente corretto’. O forse questa è l’Europa che ci aspetta. Incominciamo a temere che Mengele non sia morto. 

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