QUALCHE NOTA D’ATTUALITA’ E UNA LUCE DA ALEPPO – di GIUSEPPE RUSCONI – www.rossoporpora.org – 2 gennaio 2017
In questi giorni natalizi non sono mancate le notizie su cui meditare. Ne citiamo alcune, per soffermarci poi più ampiamente sull’eco della gioia popolare per la liberazione della martoriata Aleppo ad opera dell’esercito siriano affiancato da truppe russe.
Questi giorni natalizi tra il Natale e l’Epifania, passando per Capodanno, offrono anche la possibilità - oltre che di immergersi nel calore degli affetti di famiglia – di mettere meglio a fuoco il flusso caotico e inarrestabile delle notizie, evidenziandone alcune particolarmente significative degli aspetti più diversi della realtà in cui viviamo.
In questo periodo il pensiero ricorrente è andato agli sfollati laziali, umbri, marchigiani, che in pochi secondi si sono visti sbriciolare gli sforzi di una vita intera di sacrifici e pregiudicare gravemente il futuro. Anche agli abitanti di Aleppo, che invece possono intravvedere una luce di speranza dopo che l’esercito siriano, fiancheggiato da truppe russe, è riuscito a liberare la città dal cappio crudele dei ribelli ijhadisti che la strangolava. Di questo daremo conto nell’ultima parte dell’articolo, riproducendo in particolare una lettera di suor Arcangela (inviata a www.oraprosiria.blogspot.it ).
Intanto ecco sei notizie degli ultimi giorni che ci hanno spinto a riflettere sull’uno o sull’altro argomento di riferimento.
UDINE: UNA BAMBINA SI ACCASCIA PER FAME A SCUOLA
A metà dicembre in una scuola media di Udine una bambina ha avuto un calo di pressione improvviso e si è accasciata in aula. Soccorsa dal 118, si è appurato che il malore era dovuto al fatto che la ragazzina non mangiava da due giorni e viveva con la famiglia in condizioni di estrema povertà (ad esempio niente riscaldamento, solo acqua fredda). Il fatto che la famiglia sia italiana (e che per pudore, orgoglio comprensibile non abbia voluto pubblicizzare il suo stato) non fa che accrescere il già grave sconcerto. Quante altre famiglie sono in tali condizioni in tutta Italia? Accade nel Friuli-Venezia Giulia, regione non certo inclusa tra le disastrate, governata dalla nota Serracchiani, vicesegretaria del Pd.
RAI STORIA: IL FILOSOFO DEL NOCE? UN ATEO
A ventisette anni dalla morte (30 dicembre 1989) del filosofo cattolico Augusto Del Noce, RAI STORIA/rubrica ACCADDE OGGI ha mandato in onda un filmato dal titolo “Del Noce, filosofo ateo”. Titolo incredibile: sprovvedutezza everestiana, ignoranza abissale o faccia di bronzo da primato? In ogni caso un’altra medaglia nera per il cosiddetto ‘servizio pubblico’. Da notare che, cliccando oggi sul sito di RAI Storia, si scopre che "Siamo spiacenrti, ma l'articolo non è più disponibile". Solo pena.
RAI TRE: INDOTTRINAMENTO GENDER ANCHE A NATALE
Proseguiamo con il cosiddetto ‘servizio pubblico’. RAI 3 della nota Daria Bignardi ha trasmesso settimanalmente alle 23.15, dal tre novembre all’otto dicembre (notare la finezza), un programma intitolato “Stato civile – L’amore è uguale per tutti”. Il titolo fa pensare immediatamente a una pubblicità della nota lobby: ed è stato così. Ma la Bignardi ancora non era sazia: perciò RAI 3 dal 26 al 3 dicembre (notare la finezza) ha riproposto la replica delle puntate, stavolta nell’ora di maggior ascolto (tra il TG 3 e la nota “Un posto al sole”). In alcune puntate è apparsa anche la nota Cirinnà: poteva forse mancare? E poteva forse mancare lo sfruttamento di minori in favore delle tesi della nota lobby? RAI 3? Di tutto, di più… in attesa della seconda edizione del programma a partire presumibilmente dal 22 gennaio.
OBAMA, IL PREMIO NOBEL MOCCIOSO: CHE PENA!
Con una reazione degna di un infante dispettoso, il presidente scadente (nei due sensi) degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, ha dimostrato di non aver digerito la sconfitta elettorale patita da Hillary Clinton ad opera dell’ “impresentabile” Donald Trump. La vendetta del meschino ‘Nobel per la pace’ (ci sarebbe da ridere, se non si fosse rivelata grottesca la nomina da parte delle mummie di Oslo) è consistita nel tentativo di danneggiare Trump alimentando la tensione mondiale: non difendendo da una parte Israele al Consiglio di Sicurezza dell’ONU ed espellendo dall'altra 35 diplomatici russi per rimproverate trame oscure contro il potere obamiano. Una mossa sciagurata, da parte di un membro della cricca Obama-Clinton-Soros che ha già sulla coscienza la catastrofe delle 'primavere arabe’, la distruzione della Siria, l’appoggio iniziale ma ben concreto a quello che sarebbe poi divenuto l’Isis e l’alimentazione (ben concreta anche quella) del nazionalismo ucraino in funzione anti-russa. Per fortuna Putin – con intelligenza - non ha reagito secondo la prassi normale in questi casi, cioè espellendo a sua volta 35 diplomatici statunitensi (e neppure chiudendo la scuola anglo-americana di Mosca). Il tramonto di Obama: che pena! (Domanda: dove sono adesso tutti gli obamiani, compresi quelli in talare?)
IL TEOLOGO BOFF SU PAPA FRANCESCO
In un’intervista apparsa sul numero natalizio del Kölner Stadt-Anzeiger il noto teologo brasiliano Leonardo Boff - che ha collaborato tra l’altro a piene mani all’elaborazione dell’enciclica Laudato si’ (2015) – ha così dipinto l’amico papa argentino: “Per quel che mi pare di capire di lui, il centro del suo interesse non è più la Chiesa – e certamente non il funzionamento interno della Chiesa – ma piuttosto la sopravvivenza dell’umanità, l’avvenire del pianeta”. Se così fosse veramente, una domanda si imporrebbe tra tutte: la lasciamo alla perspicacia di chi ci legge.
PAPA FRANCESCO E LA STRAGE DEGLI INNOCENTI
In data 28 dicembre 2016 (festa dei Santi Innocenti, quelli fatti uccidere da Erode), papa Francesco ha inviato una lettera ai vescovi del mondo, pubblicizzata oggi 2 gennaio 2017. Dal testo estrapoliamo i passi che seguono:
Oggi, tenendo come modello san Giuseppe, siamo invitati a non lasciare che ci rubino la gioia. Siamo invitati a difenderla dagli Erode dei nostri giorni. E come san Giuseppe, abbiamo bisogno di coraggio per accettare questa realtà, per alzarci e prenderla tra le mani (cfr Mt 2,20). Il coraggio di proteggerla dai nuovi Erode dei nostri giorni, che fagocitano l’innocenza dei nostri bambini. Un’innocenza spezzata sotto il peso del lavoro clandestino e schiavo, sotto il peso della prostituzione e dello sfruttamento. Innocenza distrutta dalle guerre e dall’emigrazione forzata con la perdita di tutto ciò che questo comporta. Migliaia di nostri bambini sono caduti nelle mani di banditi, di mafie, di mercanti di morte che l’unica cosa che fanno è fagocitare e sfruttare i loro bisogni.
A titolo di esempio, oggi 75 milioni di bambini – a causa delle emergenze e delle crisi prolungate – hanno dovuto interrompere la loro istruzione. Nel 2015, il 68% di tutte le persone oggetto di traffico sessuale nel mondo erano bambini. D’altra parte, un terzo dei bambini che hanno dovuto vivere fuori dei loro paesi lo ha fatto per spostamento forzato. Viviamo in un mondo dove quasi la metà dei bambini che muoiono sotto i 5 anni muore per malnutrizione. Nell’anno 2016 si calcola che 150 milioni di bambini hanno compiuto un lavoro minorile, molti di loro vivendo in condizioni di schiavitù. Secondo l’ultimo rapporto elaborato dall’UNICEF, se la situazione mondiale non muta, nel 2030 saranno 167 milioni i bambini che vivranno in estrema povertà, 69 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno tra il 2016 e il 2030 e 60 milioni di bambini non frequenteranno la scuola primaria di base.
Parole sacrosante quelle di papa Francesco. Però, nell’intera lettera, non c’è nemmeno un accenno alla strage degli innocenti procurata dall’aborto; nulla neanche sull’assassinio di bambini tramite l’eutanasia di Stato, come accade nel Belgio, Paese in cui vegeta una Chiesa disastrata, guidata dal premiato cardinale De Kesel, per storia e sensibilità molto vicino a papa Francesco.
ALEPPO: UNA LETTERA DI SUOR ARCANGELA DA ALEPPO LIBERATA
Riproduciamo volentieri e senza note la lettera commovente e vera, già di per sé molto eloquente, che suor Arcangela (che presta il suo servizio presso l’ospedale Saint-Louis) ha inviato il 20 dicembre 2016 al sito www.oraprosiria.blogspot.it (una fonte molto preziosa di verità dei fatti, unita a una sensibilità particolare per la sorte dei cristiani di Siria). La lettera è stata inviata da una Aleppo ormai liberata dai ribelli jihadisti grazie agli sforzi enormi dell’esercito siriano, appoggiato da truppe russe.
Aleppo, 20 dicembre 2016
Carissimi amici,
tra pochissimo tempo, il Signore sarà qui per annunciare la PACE agli uomini che Egli ama! Sì, Dio viene nella nostra storia per liberarci dalla schiavitù che noi abbiamo vissuto, per mettere la Sua tenda in mezzo a noi e condividere la nostra vita, guarire le nostre piaghe, curare le nostre ferite e donarci una nuova vita.
Questa vita nuova, cari amici, veniamo ad annunciarvela perché da alcuni giorni la città di Aleppo è stata liberata e la nostra gioia con quella di tutti gli Aleppini è grande! Perché cinque anni di guerra, assediati dai jihadisti e sotto il terrore delle bombe che cadevano di giorno e di notte, hanno reso il nostro quotidiano molto difficile.
Cinque anni in cui Aleppo ha subito il martirio nel silenzio dei media, o quando i loro articoli e i loro reportage erano impastati di menzogne ... fino ad oggi.
Cinque anni in cui nell' ovest di Aleppo, dove siamo, abbiamo resistito agli attacchi dei jihadisti con mortai, con le bombole di gas, coi razzi Grad, volutamente mirati su scuole, ospedali, chiese e moschee. Interi quartieri sono stati distrutti e le persone sono state costrette a traslocare per evitare la morte. Il nostro personale ogni mattina ci ha raccontato come era trascorsa la notte nei loro quartieri nella paura ... senza dormire e tutto ciò quasi ogni giorno !!!!
Cinque anni in cui abbiamo combattuto quotidianamente per cercare di fortificare la loro Speranza dicendo loro con le parole di Isaia: "Prendete coraggio, non temete, Dio mantiene la sua promessa, Lui stesso verrà e ci salverà."
Ecco, il giorno per noi è arrivato, l'attesa è stata lunga, ma Dio ha mantenuto la sua promessa: Egli ci ha protetto, Egli ci ha salvato, Lui ci ha liberato!
Per noi personalmente, religiose che abbiamo scelto di restare in mezzo a questo popolo, questi cinque anni di guerra hanno fatto crescere la nostra Fede, la nostra Speranza si è fortificata, e la nostra fiducia nella Provvidenza è aumentata. Soprattutto, abbiamo sentito la vicinanza e la comunione con tutte le nostre comunità, e con i nostri amici e benefattori siamo diventati un solo corpo che ci ha permesso di perseverare e mantenere la nostra Presenza in mezzo a questa popolazione, martoriata sotto tutti i punti di vista.
A tutti ed a ciascuno di voi, vogliamo dire un grande grazie per tutti questi gesti di solidarietà fatta di pensieri e di preghiere.
Continuate a pregare per noi, per questo popolo, perché ora un'altra dimensione della nostra presenza è necessaria: ci attende la ricostruzione dell'uomo a tutti i livelli: spirituale, umana, fisica, e ci è chiesto di essere degli strumenti di riconciliazione e di perdono.
Il Natale di quest'anno per noi e per il piccolo resto dei Cristiani Aleppini è nel segno della libertà. Con noi, ringraziate il Signore, uniamo il nostro canto con gli angeli di Betlemme: " Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e Pace sulla terra agli uomini che ama! "
Col nostro affetto e la nostra riconoscenza, vi auguriamo :
un gioioso Natale e un felice e Santo Anno 2017!
Suor Arcangela,
ospedale Saint Louis di Aleppo