comunicato stampa della Rubbettino, 15 febbraio 2012
"Il vero problema non è tanto quello dei conti, quanto se la Chiesa è dentro la vita delle persone. Ciò che conta di più è il ruolo educativo che si palesa nella grande capacità di aiutare le persone tramite vari strumenti e servizi". Questo il parere di Luciano Violante rilasciato ieri durante la presentazione a Roma del volume di Giuseppe Rusconi L'impegno (Rubbettino), dedicato proprio alla delicata questione dei rapporti economici tra la Chiesa italiana e il resto del Paese. Molto puntuali ed interessanti le osservazioni degli altri politici presenti all'evento.
Per Gaetano Quagliariello: "Il libro parla della ricomposizione di un mondo, quello cattolico in Italia. E' una ricomposizione delle presenze cattoliche nel sociale, che mostrano una singolare vitalità (...) Però non è una ricomposizione politica. E' una conquista di laicità. Al di là dei pregiudizi bisogna constatare che la dimensione della socialità ha preso il sopravvento su quella politica. La Chiesa oggi non può più contare come un tempo su un 'braccio secolare', ma su tante presenze che mostrano un impegno articolato e molto generoso. Nelle pagine di questo libro scopriamo una vitalità inaspettata solo qualche decennio fa"
L'obiettivo del libro è quello di dimostrare che la vulgata laicista che vuole la Chiesa come una sorta di palla al piede degli italiani è del tutto priva di fondamento. Secondo la certosina opera di ricognizione portata avanti da Rusconi la Chiesa restituisce all'Italia più di 11 miliardi all'anno in beni e servizi (gli introiti derivanti dall'8 per mille sono poco più di un miliardo).
In merito il radicale Angiolo Bandinelli ha osservato: "Il libro mi ha fatto venire dei dubbi: è vero probabilmente che lo Stato su piano contabile ci guadagna nei rapporti con la Chiesa. Complessivamente non so."
La cattolica Paola Binetti ha invece fatto insistito sul fatto che il libro sfati molti luoghi comuni e che: "La Chiesa oggi è molto presente e offre un contributo importante alla società perché declina la 'buona novella' attraverso un gran numero di opere di misericordia, corporali e spirituali"
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Il libro
L'8 per mille è stato sin dalla sua introduzione l'obiettivo privilegiato dei molti critici che hanno visto in questa misura una forma di sovvenzionamento ingiustificato e ingiustificabile da parte di uno Stato laico nei confronti della Chiesa. Insomma un vulnus alla laicità del paese consumato per di più sulle spalle della società italiana.
Stando alle ultime statistiche disponibili la Chiesa riceve dai contribuenti italiani poco più di un miliardo di euro all'anno. A questo sono da sommare le sovvenzioni ricevuto a vario titolo da enti locali ecc.
Una somma certamente considerevole che ha fatto gridare allo scandalo negli anni passati alcuni commentatori.
Nessuno però si era finora preso la briga di quantificare quanto pesa l'intervento della Chiesa a favore della società italiana. Ci ha pensato il giornalista Giuseppe Rusconi, già direttore del mensile "Il Consulente Re" e attuale curatore della rubrica "Rossoporpora" del mensile Tempi, a quantificare con precisione il peso economico di tutte le attività sociali della Chiesa italiana. L'indagine, pubblicata da Rubbettino con il titolo "L'Impegno. Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno", non è stata certo agevole: molto spesso i dati disponibili sono mancanti o lacunosi, per cui è da ritenersi verosimilmente che il risultato finale sia da ritenersi approssimato per difetto.
Dall'inchiesta emerge comunque che la Chiesa rende allo Stato italiano almeno 11 miliardi di euro l'anno:
. Le parrocchie aiutano in ambito sociale per almeno 260 milioni di euro annui.
. Le mense per i poveri? Sei milioni di pasti annui per 27 milioni di euro.
. Banco alimentare e iniziative analoghe? Circa 650 milioni di euro annui.
. Iniziative diocesane di microcredito contro le nuove povertà? Circa 50 milioni di euro annui
. Scuole paritarie cattoliche? Risparmio per lo Stato di circa 4,5 miliardi di euro l'anno.
. Formazione professionale cattolica? Risparmio per lo Stato di circa 370 milioni di euro
. Sanità cattolica? Verosimile un risparmio per lo stato di circa 1,2 miliardi annui.
. Lotta contro la droga? Comunità ecclesiali fanno risparmiare allo Stato circa 800 milioni di euro annui.
. Lotta contro l'usura? La Chiesa dà circa 1,2 milioni di euro l'anno alla Consulta anti-usura e alle Fondazioni regionali ad essa collegate.
. Volontariato? Si può stimare in 2,8 miliardi di euro l'anno l'apporto annuo del volontariato cattolico.
. Migranti? Circa 2 milioni di euro l'anno.
. Beni culturali ecclesiastici? Apporto Chiesa circa 130 milioni di euro l'anno.
. Prestito della speranza: 30 milioni di euro una tantum
. Post-terremoto L'Aquila: 35 milioni di euro in 3 anni
. Post-terremoto Emilia: 13 milioni in otto mesi
. Progetto Policoro: un milione di euro
Inoltre la Chiesa sa ascoltare la società civile e spesso ne anticipa le dinamiche interne. Emblematico il caso delle antenne Caritas che hanno annunciato prima degli economisti il dilagare di una grave crisi economica. Identificando le cause di disagio, la Chiesa può intervenire per cercare di attenuarne gli effetti, con un gran lavoro fatto spesso nell'ombra. La Chiesa è così in grado di segnalare le situazioni più complesse e difficili da risolvere.
Il volume di Rusconi insomma, pur scevro da intenti polemici, si presenta per se stesso come una vera e propria mina all'interno del dibattito sui rapporti tra Chiesa e Stato e sull'utilizzo del denaro da parte della Chiesa italiana. Dibattito che le dimissioni del papa hanno reso ancora più vivo e attuale.