Un libro di Giuseppe Rusconi quantifica i benefici forniti dall'attività ecclesiale – 'Corriere del Ticino', 15 febbraio 2013
La Chiesa italiana non è "parassita", ma con la sua enorme mole di attività sociali rende allo Stato. Quanto? Almeno 11 miliardi di euro l'anno. Lo Stato, attraverso l'otto per mille dei contribuenti italiani, versa invece alla Chiesa poco più di un miliardo di euro annui, cui vanno aggiunti forse altri 3 miliardi di contributi versati da regioni, comuni, altri enti statali. Lo sostiene Giuseppe Rusconi nel libro-inchiesta "L'impegno – Come la Chiesa italiana accompagna la società nella vita di ogni giorno", presentato ieri sera a Roma. Davanti a un folto pubblico ne hanno parlato l'ex-presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante, il vicepresidente dei senatori Pdl Gaetano Quagliariello, la deputata udc Paola Binetti e il radicale pannelliano Angiolo Bandinelli. Il tema fa così il suo ingresso nell'ultima parte della campagna elettorale per il voto del 24 e 25 febbraio.
Il libro, edito da Rubbettino, è il primo tentativo di quantificare quanto renda allo Stato l'attività sociale della Chiesa. Fin qui la pubblicistica degli ultimi anni è stata caratterizzata da testi, spesso molto polemici, da cui si poteva evincere chiaramente come la Chiesa sia un peso per lo Stato italiano. Rusconi nel suo libro è stato mosso da due intenti principali, perseguiti con uno stile semplice, senza tecnicismi ed anglismi, esente anche da quel linguaggio settoriale detto ecclesialese. Primo intento: dare la possibilità ai lettori cattolici di prendere coscienza del grande servizio sociale reso dalla Chiesa nelle sue molteplici espressioni alla comunità civile. Secondo intento: fare in modo che del contenuto del libro, privo volutamente di spunti polemici, prendano atto anche gli scettici e i critici verso la Chiesa italiana. Spesso, un po' per moda, un po' per radicato pregiudizio, un po' per indignazione verso i comportamenti disdicevoli di certi cattolici, essi ritengono in buona fede che effettivamente che la Chiesa sfrutti indegnamente lo Stato per consolidare il suo potere. Il libro sobriamente porta molti esempi concreti del lavoro fatto sul terreno e li accompagna con i dati di cui l'autore ha potuto prendere visione durante la ricerca e che gli sono serviti per quantificare economicamente l'attività ecclesiale. Non è stato un lavoro facile. In alcuni casi Rusconi fornisce dati precisi, in altri si è dovuto muovere secondo il criterio della verosimiglianza, in un caso ha onestamente deciso di rinunciare a fornire un dato complessivo di risparmio per lo Stato: quello dell'attività ecclesiale nel settore socio-assistenziale, legato ai tanti Comuni italiani, ognuno con i suoi mezzi e la sua autonomia decisionale.
Qualche cifra. Nella lotta contro la droga le comunità antidroga di origine ecclesiale fanno risparmiare allo Stato 800 milioni di euro annui; le parrocchie aiutano in ambito sociale per almeno 260 milioni di euro annui; la scuola cattolica consente allo Stato un risparmio di 4,5 miliardi di euro annui. La Chiesa accompagna la società: non solo la affianca, ma ne individua le difficoltà nuove, cerca di tamponare laddove è possibile, avverte in ogni caso le istituzioni, dà stimoli per iniziative di speranza. "L'impegno" di Giuseppe Rusconi ne fornisce una riprova concreta. (RED)